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Risposta delle piante agli stress Stress • Condizioni esterne che influiscono negativamente sulla crescita, sviluppo o produttività della pianta •Lo stress scatena un grande numero di risposte della pianta: –altera l’espressione genica –altera il metabolismo cellulare Tipi di Stress •Biotico - imposto da altri organismi •Abiotico – insorge da un eccesso o deficit nell’ambiente fisico o chimico Gli stress biotici e abiotici possono ridurre la media della produttività della pianta dal 65% all’ 87%, in dipendenza della pianta Risposta della Pianta agli Stress Abiotici • insorgono da un eccesso o deficit nell’ambiente fisico o chimico Condizioni ambientali che possono causare Stress • • • • • allagamenti siccità Eccesso di salinità nel suolo Alte e basse temperature Contenuto non adeguato di minerali nel suolo • Troppa o poca luce • inquinamento La resistenza o la suscettibilità delle piante allo stress dipende da: Caratteristiche Caratteristiche dello stress della pianta Stress ambientale Severità Organo o tessuto Durata Stadio di sviluppo Esposizioni Genotipo Risposta Risultato Resistenza Sopravvivenza e sviluppo Suscettibilità Morte Meccanismi di resistenza allo stress • Meccanismi di evitamento – Prevengono l’esposizione allo stress •Meccanismi di tolleranza –Consentono alla pianta di sopportare lo stress Se le condizioni di stress vengono raggiunte in modo ‘progressivo’ Acclimatazione La pianta modifica la sua fisiologia in risposta allo stress Risposta molecolare della pianta allo Stress Produzione di molecole segnale Modificazione della trascrizione Eventi fisiologici e di sviluppo Modificazione del metabolismo cellulare Molecole segnale coinvolte nella regolazione delle risposte della pianta agli stress • • • • Acido abscissico (ABA) Acido Jasmonico Etilene Calcio L’alterazione dell’espressione genica risulta principalmente nel: • Aumentare la quantità di specifici mRNA • Ridurre la quantità di specifici mRNA • Carenza idrica • salinità • allagamento • alta o bassa temperatura • Stress ossidativo Stress da carenza idrica • Lo stress idrico insorge quando l’ambiente contiene un quantitativo di acqua insufficiente per svolgere le reazioni metaboliche primarie Condizioni ambientali che possono condurre alla carenza idrica • • • • siccità Condizioni ipersaline Basse temperature Elevate temperature (perdita transiente del turgore a ‘mezzogiorno’) Fattori che possono influenzare la risposta della pianta al deficit idrico • La velocità di insorgenza • Durata della carenza idrica • Se la pianta è stata acclimatata allo stress idrico Lo stress idrico influenza diversi processi fisiologici Accumulo ac. abscissico Accumulo di soluto Fotosintesi Conduttanza stomatica Sintesi proteica Sintesi di parete Espansione cellulare Ben idratate Moderato stress idrico Climi aridi deserto Movimento passivo dell’acqua Yw=Ys + Yp + Yg + Ym Yw maggiori > Yw minori Esempi per illustrare il concetto di potenziale idrico Yw=Ys + Yp + Yg + Ym Ys=-RTCs A livello cellulare H2O pura Lo stato di riferimento utilizzato per definire il Yw è l’acqua pura a pressione e temperatura ambientale, Yw=Ys + Yp 0,1 M saccarosio In una soluzione 0,1 M di saccarosio il Yw= -0,244 Mpa Esempi: Comportamento osmotico delle cellule vegetali: Yw maggiori > Yw minori 0,1 M saccarosio Cellula all’equilibrio Cellula turgida 0,3 M saccarosio Cellula all’equilibrio Una pianta appassisce quando Yp=0 La plasmolisi si ha quando la cellula perde così tanta H2O che la membrana plasmatica si stacca dalla parete cellulare. Plasmolisi di una cellula epidermica di Allium cepa dopo aggiunta di nitrato di calcio. Chiusura degli stomi È una risposta adattativa rapida allo stress da carenza idrica Stomi costituiti da due cellule di guardia circondate da due cellule sussidiarie che aiutano a controllare le aperture stomatiche. Ridistribuzione dell’ABA durante lo stress idrico Ridistribuzione di ABA durante lo stress idrico Orientamento dei complessi enzimatici nella membrana tilacoidale Stroma Lume del tilacoide Lo stress idrico influenza diversi processi fisiologici Accumulo ac. abscissico Accumulo di soluto Fotosintesi Conduttanza stomatica Sintesi proteica Sintesi di parete Espansione cellulare Ben idratate Moderato stress idrico Climi aridi deserto Modello d’azione dell’ABA nelle cellule di guardia degli stomi L’ABA promuove la tolleranza dell’embrione allo stress idrico •Durante la fase di disidratazione del seme induce la sintesi di particolari proteine (LEA, LateEmbryogenesis-Abundant) coinvolte nella tolleranza alla disidratazione •Le proteine LEA, insieme alle proteine RAB (Responsive to ABA) e DHN (deidrine), sono ricche in glicina e lisina e povere di aminoacidi idrofobici. •Sono molto idrofiliche e quindi dovrebbero proteggere le membrane e le proteine dai danni della disidratazione Stress idrico: Riduzione dell’area fogliare La riduzione dell’area fogliare è una risposta adattativa al deficit idrico L’espansione cellulare è descritta da: GR=m(Yp-Y) GR, velocità di crescita m, estensibilità della parete Yp, potenziale di pressione o pressione di turgore Y, soglia di cedevolezza (la pressione sotto la quale la parete cellulare resiste a deformazione plastica, o non reversibile) L’area fogliare totale è controllata anche quando le foglie sono mature Condizioni ambientali che possono condurre alla carenza idrica • siccità •Condizioni ipersaline •Basse temperature •Elevate temperature (perdita transiente del turgore a ‘mezzogiorno’) Lo stress salino conduce ad uno stress idrico Yw maggiori > Yw minori Yw=Ys + Yp + Yg + Ym Ys=-RTCs Aggiustamento osmotico nello stress da siccità e salinità • Aggiustamento osmotico – meccanismo biochimico che aiuta la pianta ad acclimatarsi a condizioni di siccità e salinità –Regolazione dello Ys mediante un aumento netto nel numero delle particelle di soluto presenti nella cellula Aggiustamento osmotico Aggiustamento osmotico Soluti che contribuiscono all’aggiustamento osmotico I soluti compatibili (osmoliti compatibili) sono una classe di composti organici, chimicamente differenti, altamente solubili che non interferiscono con il metabolismo cellulare neanche ad alte concentrazioni Soluti compatibile (osmoliti) • I soluti compatibili tendono ad essere con carica neutra a pH fisiologico e sono esclusi dalle conchiglie di idratazione delle macromolecole. • In contrasto, molti ioni possono entrare nelle conchiglie di idratazione di una proteina e promuoverne la denaturazione I soluti compatibili non distruggono i gusci di idratazione delle macromolecole Adattamento osmotico in una cellula del mesofillo di spinacio sottoposta a stress salino: gli ioni che potrebbero risultare dannosi sono accumulati nel vacuolo mentre la glicina betaina viene accumulata nei cloroplasti e nel citoplasma Qualche evidenza diretta a favore dell’importanza degli osmoliti nell’incremento di resistenza alla siccità e salinità Piante Transgeniche • Piante transgeniche di tabacco e Arabidopsis ingegnerizzate per esprimere il gene di E. coli per la mannitolo-1-fosfato deidrogenasi NAD+-dependente, che converte il fruttosio 6-fosfato in mannitolo-1fosfato, sintetizzano mannitolo a basse concentrazioni • In queste piante transgeniche la resistenza allo stress salino è aumentato e i semi sono in grado di germinare in presenza di concentrazioni saline elevate La regolazione osmotica induce tolleranza alla disidratazione ma può non avere un effetto preponderante sulla produttività Cowpea=fagiolino dall’occhio (risparmia acqua chiudendo gli stomi durante lo stress) Yw molto differenti ma la perdita di acqua totale e il suo guadagno in carbonio risultano poco affetti dallo stress I promotori dei geni regolati dall’ABA contengono un segmento di 6 nucleotidi definito Elemento di Risposta all’ABA (ABRE) CACGTG Questi promotori contengono anche un segmento di 9 nucleotidi, L’Elemento di risposta alla Disidradazione (DRE) che è riconosciuto da un diverso set di proteine. Vie di trasduzione del segnale per lo stress osmotico Raffreddamento e congelamento Lo stress da congelamento: le basse temperature possono causare una sorta di stress da carenza idrica Ciò è conseguente al fatto che il ghiaccio ha un Yw più basso dell’acqua, per cui non appena si inizia a formare ghiaccio negli spazi intercellulari la cellula perde acqua Processi che intervengono nella tolleranza al congelamento: 1) stabilità delle membrane; 2) accumulo di zuccheri, 3) altri osmoliti e proteine anticongelamento (molte proteine PR sono anche anticongelamento) •Stabilità delle membrane I lipidi di membrana di piante resistenti al freddo posseggono una proporzione maggiore di acidi grassi insaturi rispetto a quelli di piante sensibili I lipidi saturi, che non hanno doppi legami, solidificano a temperature più alte dei lipidi insaturi (es. il burro, che è costituito da lipidi saturi, è solido a temperatura ambiente, mentre l’olio, che è più ricco di lipidi insaturi, è liquido a temperatura ambiente) Tab. 25.2 TAIZ L’importanza dei lipidi di membrana per la tolleranza alle basse temperature è stata dimostrata con studi di mutanti e linee transgeniche Transgeni usati codificanti per la glicerolo 3 fosfato aciltrasferasi (GPAT) •Sintesi di proteine anticongelamento Figure 3 Relationship of carrot AFP sequence to PGIPs and LRRs. (A) The deduced carrot AFP amino acid sequence (GenBank accession number AF055480) was aligned with kiwi PGIP (ADPGIP; GenBank Z49063) and pear PGIP (PCPGIP; GenBankL09264). Dots in the PGIP sequences indicate amino acids that are identical to the AFP sequence, and dashes indicate gaps introduced to maximize alignment. The positions of peptide sequences obtained from the native carrot protein are boxed, and potential N-glycosylation sites are underlined. The arrow indicates the putative signal sequence cleavage site. (B) Comparison of LRR motifs. The AFP consensus was derived from the AFP sequence in which amino acids were present in at least 50% of the repeats. The PGIP consensus was derived from the tomato, bean, and pear sequences (28). Cf-9, membrane-anchored receptorlike protein, tomato (GenBankU15936); RLK5, receptorlike kinase, Arabidopsis thaliana(GenBank M84660); leucine-rich α2GP, LRR protein of unknown function, human (PIR NBHUA2); TOLL, transmembrane protein,Drosophila melanogaster (GenBank PO8953); SDS22, protein involved with mitosis, yeast (GenBank X836903). Esperimenti di ricristallizazione del ghiaccio con la proteina antifreezing AFP di carota Tampone Acclimatato Non acclimatato con AFP eterologa -6°C Figure 1 Sucrose-sandwich-splat assay for inhibition of ice recrystallization. Carrot root homogenates were adjusted to 1 mg/ml protein in buffer [50 mM Tris/HCl (pH 7.5)/30% (w/w) sucrose] and assayed by sucrose sandwich splat as described in the Experimental section. Images were captured after a 40 min incubation at -6 °C. Panel 1, control buffer; panel 2, cold-acclimated carrot root homogenate; panel 3, non-acclimated carrot root homogenate; panel 4, positive control recombinant AFPIII (100 µg/ml). The bar represents 50 µm. Biochemical Journal (1999) Volume 340 La tolleranza al congelamento implica cambiamenti dell’espressione genica Molti geni vengono indotti ins eguito a stressa da freddo ma la loro funzione non è stata ancora chiarita. In gene sono proteine idrofiliche. Es. proteine LEA e COR Allagamento e carenza di ossigeno Glicolisi (nel citosol) Ciclo dell’acido citrico (nella matrice mitocondriale) Trasferimento di elettroni/Fosforilazione ossidativa (nella membrana mitocondriale interna) Classificazione delle piante in base alle loro sensibilità alla mancanza di ossigeno •Idrofite: es: Riso •Tolleranti l’allagamento: Patata, Orzo, frumento, mais •Sensibili all’allagamento: Soia, pomodoro, pisello Specifiche caratteristiche anatomiche, morfologiche e fisiologiche per facilitare il trasporto di O2 o ridurne la perdita -Ipoderma radicale ispessito per ridurre perdite di 02 -Trasporto di 02 dalle parti aeree alle radici tramite strutture specifiche: •Aerenchimi •Radici avventizie dall’ipocotile o dal fusto •Lenticelle •Radici poco profonde o pneumatofori Sviluppo di aerenchima in radici di mais in seguito ad allagamento Sviluppo di pneumatofori in piante di Mangrovie Epinastia - un ulteriore esempio di ri-orientamento della crescita (es. si verifica in pomodoro in condizioni di ipossia delle radici) •L’epinastia è la curvatura verso il basso delle foglie causata da una maggiore crescita delle cellule nella parte superiore del picciolo •È differente dall’avvizzimento, infatti richiede turgore cellulare •E’ una risposta adattativa per ridurre l’avaporazione dell’H2O necessaria per il raffreddamento e la traspirazione (in quanto l’epinastia riduce l’intensità e la quantità totale di radiazione ricevuta dalle foglie) Come fa la pianta a trasferire alla parte superiore il segnale percepito dalle radici (in ipossia, ad es. allagamento) ? Cambiamenti nelle quantità di ACC nel liquido xilematico e nella produzione di etilene nel picciolo in seguito ad allagamento in pomodoro Effetto dell’allagamento di riso: allungamento di internodi, formazione di aerenchima e formazione di radici avventizie In condizioni di anossia vengono represse ed attivate specifiche proteine SDS-PAGE bidimensionale di proteine estratte da apici radicali di mais Stress ossidativo Stress Ossidativo • Lo stress ossidativo risulta da condizioni che promuovono la formazione delle specie reattive dell’ossigeno (che sono in grado di danneggiare o uccidere la cellula) Specie Reattive dell’Ossigeno (ROS): Anione Superossido (O2· -) Perossido di Idrogeno (H2O2) Radicale Idrossidrile (OH·) Ossigeno Singoletto (1O2) • Sono specie chimiche con un elettrone spaiato nello strato orbitale più esterno. • Questo li porta a ricercare un equilibrio appropriandosi dell’elettrone delle altre molecole con le quali vengono a contatto • Queste molecole (es. lipidi) diventano instabili e ricercano a loro volta un elettrone, innescando un meccanismo di instabilità a “catena”. Le ROS si formano durante alcune reazioni redox e durante la riduzione incompleta dell’O2 o l’ossidazione dell’ H2O da parte delle catene di trasporto degli elettroni dei mitocondri e dei cloroplasti Le ROS sono necessarie per la lignificazione o nella segnalazione per l’induzione della risposta di difesa della pianta ai patogeni Le piante eliminano le ROS mediante sistemi antiossidanti Agenti antiossidanti. l’enzima superossido dismutasi (SOD) trasforma in perossido di idrogeno alcune ROS. A sua volta il perossido di idrogeno, tramite l’enzima catalasi (CAT) e glutatione perossidasi (GSAPx, selenio dipendente), viene ridotto in ossigeno e acqua. il sistema di difesa antiossidante La via Halliwell-Asada Fattori ambientali che fanno aumentare le concentrazione delle specie reattive dell’ossigeno Erbicidi (Metilviologeno) Intercetta elettroni e produce O2- PARAQUAT L’O3 aumenta con l’inquinamento dell’aria •Idrocarburi e gli ossidi di azoto (NO, NO2) e zolfo (SO2) reagiscono con gli UV della radiazione luminosa generando ozone (O3) •Combinandosi con il vapor d’acqua dell’atmosfera rendono le pioggie acide pH > 3.0 (normalmente 5.5.) (es. SO2 -> H2SO4) Ozono e lo stress ossidativo • idrocarburi e gli ossidi di azoto (NO, NO2) e zolfo (SOx) reagiscono con gli UV della radiazione luminosa generando ozone (O3). • L’O3 si lega alla membrana plasmatica e altera il metabolismo • L’ozono è un ossidante altamente reattivo che reagendo con l’O2 produce H2O2, (O2-), (.OH). L’effetto negativo dell’ozono sulle piante • • • • • Diminuisce la velocità fotosintetica Danni fogliari Riduce la crescita dei germogli e radici Accellera la senescenze Riduce la produttività Danno da ozono • • • • • Altera il trasporto ionico Aumenta la permeabilità della membrana Inibisce l’attività della pompa H+ Elimina il potenziale di membrana Aumenta l’assunzione di Ca2+ dall’apoplasto • Danno ossidativo delle biomolecole Foglie di avena sativa danneggiate da O3 Resistenza all’ozono Utilizza sia evitamento che la tolleranza • Evitamento implica l’esclusione fisica degli inquinanti chiudendo gli stomi, il sito principale di ingresso dell’ozono nella pianta •Tolleranza – presenza di sostanze antiossidanti e risposte biochimiche che attivano il sistema di difesa antiossidante e anche diversi meccanismi di riparo Stress da calore • Può verificarsi nelle foglie – Quando la traspirazione è insufficiente – Quando gli stomi sono parzialmente o completamente chiusi e l’irradianza è alta •Può verificarsi nei semi in germinazione quando il suolo è riscaldato dal sole •Può verificarsi in organi con ridotta capacità tranpiratoria , es. frutti Ad alte temperature la fotosintesi è inibita prima della respirazione Tidestromia oblongifolia Atriplex sabulosa Punto di compensazione della temperatura: la temperatura alla quale la quantità di CO2 fissata dalla fotosintesi equivale a quella liberata dalla respirazione Resistenza o sensibilità delle piante allo stress da calore • • • • Durata Severità dello stress Suscettibilità dei differenti tipi di cellule Stadio di sviluppo •Termotolleranza intrinseca •Termotolleranza acquisita: graduale adattamento della pianta alle alte temperature Esempio di induzione della termotolleranza in piantine di soia 28 °C Pretrattamento 2 h a 40°C Poi 45°C 45°C Senza pretrattamento Stress da alta temperatura • La tipica risposta allo stress da calore è una diminuzione nella sintesi delle normali proteine, seguita da una aumentata trascrizione e traduzione di nuove proteine note come proteine heat shock (HSP) Proteine da stress da calore (Heat Shock Protein, HSP) Gel SDS-PAGE Classi di HSP Protein class HSP100 HSP90 HSP70 HSP60 smHSP Size (kDa) 100-114 80-94 69-71 10-60 15-30 Location cytoplasm cytoplasm, ER ER, cytoplasm, mitochondria chloroplasts, mitochondria cytoplasm, chloroplast, ER, mitochondria HSE costituito da ripetizioni di 5 bp con sequenza consenso nGAAn Proteine coinvolte nello stress abiotico e biotico (o famiglie geniche che possono contenere membri coinvolti in stress di tipo abiotico o biotico) O3, Acido salicilico e etilene • Esposizione all’ozono determina un aumento di H2O2, che stimola la produzione di SA •Ciò determina una induzione di alcuni geni coinvolti nella risposta di difesa ai patogeni: e.g. fitoalessine, lignina, callosio, estensina, proteine PR, PAL ecc. •Aumenta anche la produzione di etilene in seguito ad incremento nella trascrizione dell’ACC sintasi e ACC ossidasi •Sintesi di proteine anticongelamento Figure 3 Relationship of carrot AFP sequence to PGIPs and LRRs. (A) The deduced carrot AFP amino acid sequence (GenBank accession number AF055480) was aligned with kiwi PGIP (ADPGIP; GenBank Z49063) and pear PGIP (PCPGIP; GenBankL09264). Dots in the PGIP sequences indicate amino acids that are identical to the AFP sequence, and dashes indicate gaps introduced to maximize alignment. The positions of peptide sequences obtained from the native carrot protein are boxed, and potential N-glycosylation sites are underlined. The arrow indicates the putative signal sequence cleavage site. (B) Comparison of LRR motifs. The AFP consensus was derived from the AFP sequence in which amino acids were present in at least 50% of the repeats. The PGIP consensus was derived from the tomato, bean, and pear sequences (28). Cf-9, membrane-anchored receptorlike protein, tomato (GenBankU15936); RLK5, receptorlike kinase, Arabidopsis thaliana(GenBank M84660); leucine-rich α2GP, LRR protein of unknown function, human (PIR NBHUA2); TOLL, transmembrane protein,Drosophila melanogaster (GenBank PO8953); SDS22, protein involved with mitosis, yeast (GenBank X836903). Osmotina • Proteina basica abbondante • Scoperta nelle cellule di tabacco che erano state acclimatate a 428 mM NaCl • Dimensioni molecolari di 26-kDa • Localizzata nel vacuolo • Classificata come pathogenesis-related (PR) protein (proteina correlata con la patogenesi, classe 5 – simile alla taumatina) Osmotina • La trascrizione di un gene di osmotina è indotto da almeno 10 segnali: – – – – – – – – – – ABA Etilene Auxina Infezione da TMV Infezione fungina Ferimento Salinità Carenza idrica Freddo UV Modello per l’azione antifungina dell’osmotina L’osmotina si accumula in risposta a molti stress biotici e abiotici. L’ifa fungina rilascia tossine (1) che distruggono la membrana della cellula vegetale (2) determinando la perdita di nutrienti che poi il fungo utilizza (3). La cellula vegetale perde turgore (4) ciò induce l’accumulo di osmotina (5). L’osmotina rilasciata dalla cellula viene in contatto con un recettore di membrana del fungo (6) e facilita la formazione di pori nella membrana stessa (7) rendendola permeabile. Questa perdita di integrità della membrana inibisce la crescita dell’ifa e può uccidere il fungo patogeno. Interazione cationiche possono tuttavia limitare gli effetti dell’osmotina.