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Italia, Europa e mondo:
considerazioni sul nostro passato e futuro
Lucrezia Reichlin
London Business School
Roma
6 Novembre 2013
OUTLINE
• Parte I:
la crisi e gli ultimi 20 anni
• Parte II:
sistema Italia: le imprese
• Parte III:
l’aggiustamento macroeconomico post-crisi
PUNTI CHIAVE
Parte I: la crisi e gli ultimi 20 anni
• L’Italia ha mostrato maggiori debolezze degli altri
paesi dell’euro nella crisi dell 2008 e in quella del
2011
• La ragione sono le antiche debolezze dell’economia
italiana che la hanno resa piu fragile di altri per
affrontare gli shocks esterni
PUNTI CHIAVE
Parte II: sistema Italia - le imprese
Forte peso dell’industria ma debolezze strutturali che
rendono difficile al sistema Italia affrontare
globalizzazione e shocks esterni
• Dimensione e difficolta all’internazionalizzazione
• Dipendenza dalle banche
• Alto fatturato ma bassa redditivita operativa
PUNTI CHIAVE
Parte III: l’aggiustamento macroeconomico post-crisi
• L’aggiustamento esterno richiesto per l’assorbimento del debito puo
avvenire per aumento del risparmio, export o crescita de PIL
• In Italia sta avvenendo attraverso un aumento del risparmio del settore
pubblico e delle imprese in una situazione di crescita vicino allo zero e di
basso investimento, export in crescita ma meno che in Spagna o Germania
Facendo semplici calcoli ….
 Non si puo assorbire il debito pubblico e quello esterno per sola
contrazione della domanda
 Ma non lo si puo fare neanche per solo export – l’aggiustamento richiesto
e troppo grande
 La chiave per ripartire sono gli investimenti e la redditivita di impresa –
non solo le banche
Source: OECD
CEPR recessions
Italy
Spain
US
Euro Area
Q2-2013
Q1-2013
Q4-2012
Q3-2012
Q2-2012
Q1-2012
Q4-2011
Q3-2011
Q2-2011
Q1-2011
Q4-2010
Q3-2010
Q2-2010
Q1-2010
Q4-2009
Q3-2009
Q2-2009
Q1-2009
Q4-2008
Q3-2008
Q2-2008
Q1-2008
Q4-2007
Q3-2007
Q2-2007
Q1-2007
Q4-2006
Q3-2006
Q2-2006
Q1-2006
Q4-2005
Q3-2005
Q2-2005
Q1-2005
PARTE I
a. 5 ANNI DI CRISI: NOI E GLI ALTRI
YoY real GDP growth
6
4
2
0
-2
-4
-6
-8
PARTE I
b. 23 ANNI DI STAGNAZIONE: NOI E GLI ALTRI
• L’ Italia e l’unico paese, insieme al Portogallo, che non ha
tratto beneficio degli anni dell’euro
• Il rallentamento comincia prima dell’euro - PIL per capita
fermo ai livelli del 1995
• La Spagna perde con la crisi ma e oggi avanti rispetto ai livelli
degli anni 90
Il male dell’Italia e la stagnazione non la volatilita
GDP pro capite in Europe – 1990 – OECD data
< 10000
10000 15000
15000 20000
20000 25000
25000 30000
30000 35000
35000 40000
40000 45000
>45000
Constant 2005 dollars,
PPP adjusted.
GDP pro capite in Europe – 1995 – OECD data
< 10000
10000 15000
15000 20000
20000 25000
25000 30000
30000 35000
35000 40000
40000 45000
>45000
Constant 2005 dollars,
PPP adjusted.
GDP pro capite in Europe – 1999 – OECD data
< 10000
10000 15000
15000 20000
20000 25000
25000 30000
30000 35000
35000 40000
40000 45000
>45000
Constant 2005 dollars,
PPP adjusted.
GDP pro capite in Europe – 2007 – OECD data
< 10000
10000 15000
15000 20000
20000 25000
25000 30000
30000 35000
35000 40000
40000 45000
>45000
Constant 2005 dollars,
PPP adjusted.
GDP pro capite in Europe – 2012 – OECD data
< 10000
10000 15000
15000 20000
20000 25000
25000 30000
30000 35000
35000 40000
40000 45000
>45000
Constant 2005 dollars,
PPP adjusted.
La chiave e la produttivita che rallenta in
senso relativo da meta anni 90
Che si riflette sui conti esteri
specialmente da quando non si puo
svalutare il cambio …..
Apprezzamento tasso di cambio reale
2000-2009
La maggiore causa e l’apprezzameno
nominale dell’euro - non ULC o CPI
ULC-based REER
CPI-based REER
40%
35%
30%
25%
NEER
NEER
ULC cha nges
30%
20%
20%
15%
10%
10%
5%
0%
0%
-5%
-10%
-10%
-15%
-20%
-20%
Source: ULC-based REER is from Eurostat, 36 trading partners. CPI-based REER is from INS
CPI cha nges
PARTE 2: IL MODELLO ITALIANO –
riflessioni sulla origine della stagnazione
• Le imprese negli studi della Banca d’Italia
Le imprese italiane sono in media piu piccole, meno innovatrici e meno
internazionali delle tedesche
Pre-crisi 2004-07:
• Le imprese italiane hanno avuto un alto tasso di crescita del fatturato (la
piú alta in Europa) ma bassa redditivitá del capitale spiegata da un
relativamente bassa redditivitá operativa e dal peso elevato degli oneri
finanziari
• Fragilitá finanziaria maggiore di quella delle imprese europee
• Prima della crisi investimenti finanziati con indebitamento bancario grazie
a condizioni molto favorevoli di finanziamento (copertura investimenti con
auto-finanziamento solo 36% in 2008)
Bassa redditivita del capitale
ROE=profitti netti/patrimonio netto
Bassa redditivita operativa
Eccessiva dipendenza dal debito
bancario
Progressiva debolezza dell’export
italiano
• L’Italia (come la Francia) ha minore capacità di penetrazione
nei nuovi mercati emergenti della Germania
• Questo si vede soprattutto dall’export extra UE
• Inoltre l’Italia ha una posizione meno favorevole della
Germania nelle Global Supply Chains : elevato il numero di
imprese intermedie e, tra di esse, quelle in posizione più
subalterna (Accetturo e Giunta, 2012).
Con la crisi queste fragilita
portano ad una grande
vulnerabilita ….
• Difficolta a recuperare con export fuori UE
• Volatilita della domanda data la posizione subalterna nella
GSC
• Fragilita finanziaria dovuta a mutate condizioni di
finanziamento e all’aggiustamento dei bilanci delle banche
PARTE 2: IL MODELLO ITALIANO –
riflessioni sulla origine della stagnazione
• La ricchezza delle famglie e degli altri settori
Posizione netta degli attivi (da aggiornare)
% PIL
Fr
HH
Corp
Fin Co
Gov
ROW
136
-109
8
-66
16
Ge
Gr
124 56
-53 -70
20 -11
-52 -76
-24 101
From Stock of funds April 2012
Ire
It
Por
77
-103
-13
-68
108
173 127
-114 -166
17
2
-110 -67
21 114
Sp
65
-119
11
-50
87
PARTE 2: IL MODELLO ITALIANO –
riflessioni sulla origine della stagnazione
• La ricchezza delle famglie e degli altri settori
 Ata ricchezza delle famiglie ma debito di imprese e settore
pubblico, fragilita della posizione con l’estero
 La crisi ci ha colto fragili per via del debito pubblico e della
fragilita del settore impresa
 Come se ne esce?
PARTE 3: l’AGGIUSTAMENTO
MACROECONOMICO
Stock e flussi
• La ricchezza delle famiglie e alta ma in calo dato il trend
decrescente del risparmio dovuto alla bassa cescita e
recentemente la crisi
• Se le famiglie non possono incrementare il risparmio in modo
sostanziale, possiamo aumentare il risparmio solo attraverso
settore pubblico e imprese
Infatti:
In Spagna sia le imprese che le famiglie aumentano il risparmio –
in Italia il governo e le imprese
PARTE 3: l’AGGIUSTAMENTO
MACROECONOMICO
Problemi post-crisi:
-- Aggangiarsi alla ripresa globale e riassorbire il debito: due
obbiettivi che si contraddicono?
Per riassorbire il debito, aumento di risparmio o aumento di PIL:
• A PIL costante aumentare il risparmio del settore pubblico,
imprese e famiglie (deflazione interna)
• Ma per fare ripartire il PIL abbiamo bisogno di aumentare la
produttivita del capitale e far ripartire gli investimenti
COME STA AVVENENDO L’AGGIUSTAMENTO?
FLUSSI PER SETTORE
France
Spain
6
4
2
0
-2
-4
-6
-8
-10
15
10
5
0
-5
-10
Corporations
Government
Households
Foreign
Corporations
Government
Italy
Households
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
-15
Foreign
Germany
Corporations
Government
Households
Foreign
Corporations
Government
Households
Foreign
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
-6
2005
-4
2004
-2
2003
0
2002
2
2001
4
2000
8
6
4
2
0
-2
-4
-6
-8
-10
1999
6
L’AGGIUSTAMENTO
• Settore pubblico e settore corporate aumentano il
risparmio
• Lo stesso le banche che aggiustano la posizione di
capitale
• Non le famiglie che si adeguano erodendo la loro
ricchezza
Confronto con il Giappone anni 90:
in ambedue casi l’aggiustamento e il settore
corporate, ma in italia anche il settore pubblico
in una situazione in cui il risparmio delle
famiglie diminuisce
L’AGGIUSTAMENTO
• Export e import: l’aumento del CA surplus
dovuto soprattutto a M – dovuto alla
contrazione della domanda
• X relativamente debole
• Ma anche se ripartisse X non e sufficiente
As shares (%) of banks’ total assets
Loans - retail
Germany
Spain France
Italy
2007
30.04
58.28
23.04
37.81
2008
29.89
54.36
22.98
36.53
2009
31.16
52.51
23.26
36.24
2010
27.91
51.69
23.63
38.75
2011
27.91
47.53
23.19
37.50
2012
28.71
43.37
24.37
35.20
Jul 2013
30.53
43.69
23.46
34.85
Gov. Bonds - domestic
Germany
Spain
France
Italy
2007
1.91
2.55
2.11
4.84
2008
1.69
2.92
1.94
4.47
2009
2.15
4.41
2.09
5.29
2010
2.59
4.56
1.94
6.29
2011
2.40
5.33
1.82
6.02
2012
2.96
6.79
2.26
8.33
Jul 2013
3.12
9.09
2.10
10.12
Diminuzione dei prestiti bancari a
favore di titoli di stato domestici
Simile alla Spagna
QUESTA TENDENZA FA PARTE
DELL’AGGIUSTAMENTO MA E
DOMANDA DI CREDITO
NON SOLO OFFERA (vedi dati su
Risparmio corporate)
SUMMARY CHART
ADJUSTMENT GIVEN Y
Not possible!!!!!
Key: produttivita, redditivita
Il problema non e solo piu credito
Thank you for your attention!
Il problema non e la tassazione
QUALCHE INDICATORE …